“Sentire le voci”, la prima edizione è stato un successo con oltre 700 spettatori
Doveva essere una festa e una festa è stata, la prima edizione di “Sentire le voci” che ha portato sul porto canale di Cesenatico le migliori voci del podcast italiano. Un programma ricchissimo con una grande varietà di ospiti, alcune vere e proprie stelle e tantissimi addetti ai lavori di alto livello. Il pubblico ha risposto presente con oltre 700 spettatori e due sold-out che hanno riempito i 270 posti del teatro di Cesenatico: il primo venerdì sera con i racconti di Cecilia Sala appena tornata dall’impegno sul campo per raccontare il conflitto israelopalestinese; il secondo domenica con la voce ormai mitica di Stefano Nazzi e le sue indagini, i racconto surreali e commoventi di Paolo Nori e il successo di Mauro Pescio con “Io ero il Milanese” che dopo il podcast è diventato anche un romanzo di grande successo. Il sabato sera è stato dedicato a Valeria Montebello con il “Il sesso degli altri”, il suo ironico e dissacrante racconto del piacere. Da venerdì pomeriggio invece “Sentire le voci” ha mostrato la sua natura di festival con i partecipati incontri che dalle 16 in poi hanno reso Cesenatico la capitale italiana del podcast. Marta Perrotta, Davide Savelli, Ilaria Gaspari, Gianni Gozzoli, Francesco Tassi, Andrea Borgnino, Chiara Galeazzi e Roberto Paci Dalò.
Le parole del sindaco Matteo Gozzoli e del direttore artistico Matteo Cavezzali
«Questo festival era una scommessa e possiamo dire adesso di averla vinta. Vedere Cesenatico così partecipe è stato emozionante, sia in teatro che in Galleria. Quello che mi ha colpito di più è stato vedere pubblico di ogni fascia d’età, cesenaticensi e non solo. Siamo riusciti a rendere speciale un normale fine settimana di novembre. Di questo ringrazio l’assessore Pedulli e il direttore artistico Matteo Cavezzali», le parole del sindaco Matteo Gozzoli.
«È stato un successo oltre ogni attesa la prima edizione del festival. C’è stato un calore e una risposta del pubblico che hanno dimostrato che questa è stata davvero una festa. L’intuizione di creare un festival unico nel panorama italiano è stata premiata, riempiendo Cesenatico di giovani e giovanissimi, ma anche di persone di ogni età, interessate agli argomenti trattati, che andavano da temi di grande attualità come la guerra, la cronaca e il carcere, ma con approfondimenti anche su argomenti alti come Proust e la letteratura, senza dimenticare l’ironia», il commento di Matteo Cavezzali.