Cesenatico ricorda le vittime del naufragio del 21 luglio 1946
Partirono da Bussecchio, Forlì, il 21 luglio del 1946 per una gita organizzata alla locale cooperativa Casa del Lavoratore: il cielo limpido convinse tutti a una gita in barca, fino all’improvvisa e fulminea burrasca di vento. La nave si capovolse a poche centinai di metri dalla costa, con il gruppo di forlivesi travolto da onde gigantesche. A morire furono 17 persone, il più piccolo aveva un anno e il più anziano quarantadue, con i corpi riversi sulla spiaggia di Ponente. Quella tempesta provocò vittime da Venezia a San Benedetto del Tronto, Cesenatico fu la località con il maggior numero di vittime.
La commemorazione è partita dal Porto Canale di Cesenatico con due barche storiche che sono uscite in mare in prossimità del luogo della tragedia, rientrando poi presso il monumento dedicato ai caduti del mare per la deposizione di una corona di fiori sulla lapide a ricordo del naufragio. Alla cerimonia di questa mattina, organizzata dalla Cooperativa Casa del Pescatore di Cesenatico, ha preso parte il Sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli, il Sindaco di Forlì Gian Luca Zattini, Mario Drudi segretario della Cooperativa Casa del Pescatore, Gabriele Zelli organizzatore della delegazione di Bussecchio, il comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo T.V. Daniele Puntin e il suo vice Giulio Gadaleta, Livio Farneti, superstite del naufragio e alcuni parenti delle vittime.
Le parole del Sindaco Gozzoli
“Partecipare alla commemorazione per il naufragio della Consolata è sempre molto emozionante. Il mare, la sua libertà e le sue insidie fanno parte del passato e del presente di Cesenatico. La storia va onorata, e questa uscita in mare è il modo migliore per ricordare le diciassette persone che persero la vita”, le parole del Sindaco Matteo Gozzoli.