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Comune di Cesenatico: anagrafe della popolazione residente

 
Comune di Cesenatico: anagrafe della popolazione residente

COMUNICATO STAMPA

Comune di Cesenatico: Anagrafe della popolazione residente
 

Con l’inizio del nuovo anno l’ufficio Anagrafe del Comune di Cesenatico ha elaborato un’interessaste documentazione sull'andamento demografico del territorio cesenaticense.

I dati demografici della popolazione residente, infatti, risultano essere sempre di particolare interesse, poiché forniscono un quadro ben preciso circa eventuali cambiamenti e modifiche del tessuto sociale, dei quali tenere conto nelle scelte di politica sociale (e non solo) per la comunità.

Al 01.01.2018 i residenti erano 25.959 (12.611 maschi e 13.348 femmine), di cui 2.241 stranieri (1.009 maschi e 1.232 femmine).

Al 31.12.2018 la popolazione residente a Cesenatico contava 25.933 abitanti, suddivisi in 12.578 maschi e 13.355 femmine, di cui 2.233 stranieri (974 maschi e 1.259 femmine).

Diminuisce la componente maschile, mentre aumenta quella femminile.

Anche il numero dei nati e dei morti è un dato interessante da prendere in considerazione e su cui riflettere; si sono infatti registrate 161 nascite, 86 maschi e 75 femmine, (di cui 18 da cittadini stranieri) contro i 175 nati del 2017 (di cui 34 da cittadini stranieri). Si è quindi registrata, in generale, una lieve diminuzione del numero di nascite, precisamente 14 nati in meno.

235 sono i morti registrati nell’anno 2018, 115 maschi e 120 femmine (di cui 2 stranieri) contro i 223 morti del 2017 (di cui 4 stranieri). Anche in questo caso purtroppo si registra un aumento del numero dei deceduti rispetto allo scorso anno, ovvero 12 in più.

I cittadini provenienti da paesi che fanno parte della comunità europea sono 729 (di cui 236 maschi e 493 femmine), i cittadini provenienti da paesi extraeuropei sono 1504.

Un’analisi più dettagliata di questi ultimi dati dimostra come una parte significativa della componente straniera sia rappresentata da un alto numero di cittadini minorenni, ovvero 427 di cui comunitari 96 (51 maschi e 45 femmine) ed extracomunitari 331 (186 maschi e 145 femmine). Al contrario la popolazione straniera con età superiore ai 65 anni conta 111 persone, e con età superiore ai 75 anni 26 persone.

Presso l’ufficio Anagrafe del Comune si sono iscritti nell’anno 2018 798 persone (di cui 233 stranieri) e si sono cancellati per trasferimento o altro 750 persone (di cui 257 stranieri).

I nuclei famigliari sono 11.605 (961 le famiglie straniere) di cui, ed anche questo un dato su cui riflettere, 4.453 formati da una unica persona, in netto aumento rispetto all’anno 2017, in cui i mononuclei erano 4.280. Negli ultimi anni infatti nel nostro paese è aumentato il numero delle famiglie composte da un’unica persona, un fenomeno radicato nella società ormai da tempo e le cause sono da ricercare in vari ambiti, da quello economico a quello lavorativo per esempio.

Si è proceduto, inoltre, ad estrapolare un dato relativo ai cittadini residenti nelle frazioni della città.

Il quartiere Ponente conta 2.571 residenti (di cui stranieri 252).                            

Il quartiere Villalta/Bagnarola/Borella conta 4.053 residenti (di cui stranieri 335).

Il quartiere Centro/Boschetto            conta 5.607 residenti (di cui stranieri 431).

Il quartiere Madonnina/S.Teresa/Cannucceto conta 5.812 di cui (di cui stranieri 338).

Il quartiere Sala conta 3.482 residenti (di cui stranieri 204).

Il quartiere Valverde/Villamarina conta 4.408 residenti (di cui stranieri 673).

“Grazie agli uffici Anagrafe e Stato Civile abbiamo potuto reperire informazioni preziose circa l’andamento della popolazione nel nostro Comune – commenta il Sindaco Matteo Gozzoli –  Informazioni che ci permettono di elaborare e capire quali sono i fenomeni in fase di svolgimento nel nostro territorio, come, per esempio, i dati relativi ai flussi migratori o all’invecchiamento della popolazione (un elemento comune in tutto il territorio nazionale). Lo studio e l’utilizzo di questi dati ci permette di valutare quali siano le maggiori esigenze, comprendere quali politiche adottare e quali le azioni da mettere in campo”.

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